Elementi per una Pedagogia della Nuova Civiltà

di Olivier Turquet

La scienza della Pedagogia si fonda a cavallo tra il XIX e il XX secolo, secolo, quest'ultimo, nel quale si sviluppa con particolare vigore fino ad arrivare, verso la fine, a una certa decadenza pratica e teorica, in concomitanza con lo sviluppo delle tecnologie educative cosiddette “moderne”.

Nell'ottica di una Nuova Civiltà sarà opportuno, in primo luogo, rivisitare tutte le idee, le tecniche, le pratiche che abbondantemente ha sfornato la Pedagogia del XX secolo per trovarvi cosa ci sia di riscattabile per costruire nuovi paradigmi; in secondo luogo sarebbe interessante individuare gli elementi fondanti di una nuova pedagogia.

Certamente l'idea di una psicologia dell'età evolutiva, la visione dell'apprendere a partire dall'esperienza, la concezione che imparare sia un modo attivo di relazione col sapere, la critica anche radicale alla scuola come elemento di trasmissione dello status quo, l'idea olistica e libertaria di processi di apprendimento basati sull'autoregolazione e sull'autorganizzazione, l'attenzione agli ambiti tangibili ed intangibili, la pratica delle scuole democratiche, l'idea di una educazione permanente, l'immensa mole di tecniche specifiche di pedagogia attiva sviluppatesi nelle varie discipline sono tutti elementi riscattabili ed aggiornabili per la pedagogia che vogliamo costituire.

Ma, al tempo stesso elementi decisivi sono quelli legati alla concezione dell'Essere Umano: se infatti non siamo in grado di definire con esattezza chi sia questo essere che pretendiamo di educare tutte le proposte che porteremo avanti mancheranno della direzione di fondo: in questo senso la preziosa definizione che dà Silo dell'Essere Umano è di estrema importanza così come varie intuizioni e definizioni che sottendono, ad esempio, le opere di scrittori di impostazione molto diversa come Steiner, Dolto, Gattegno. Allo stesso tempo la discussione sulle visioni naturalistiche e meccanicistiche dell'essere umano e del modo di educarlo sono della massima importanza: è a partire da esse che si compiono, nella pratica di tutti i giorni, le più grandi violenze nei confronti dei bambini e dei discenti in generale.

A partire da questa idea umanista (cioè basata su una specifica concezione dell'Essere Umano) vorremmo gettare i semi di: un nuovo paradigma educativo (si veda su questo il lavoro di Bize-Aguilar), una chiara definizione nonviolenta nelle idee e nei modi, un approccio autenticamente democratico e, alla fine, di una pedagogia che torni a basarsi sull'antico ma mai compreso appieno principio della Regola d'Oro.


Olivier Turquet
è docente di scuola primaria. Ha studiato Psicologia presso la Sapienza di Roma e Musica presso il DAMS di Bologna ma non si è laureato ed è, sostanzialmente, autodidatta nei suoi studi pedagogici sia teorici che pratici. Da molto giovane ha una grande passione per le attività educative di moltissimi generi che ha praticato in ambiti svariati, dall'informatica, al gioco, alla musica. Un nuovo meraviglioso ambito di applicazione è stato quello di suo figlio che sta per compiere 7 anni. Sta per pubblicare “I grandi non capiscono mai niente da soli”, libro sulla pedagogia umanista e nonviolenta